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Due ruote, una terapia: la mia moto come rifugio dell’anima
Sunday 18th May 2025C’è chi va in palestra, chi si rifugia nei libri, chi cerca pace tra le montagne. Io, invece, la trovo su due ruote. La mia moto non è solo un mezzo di trasporto: è la mia terapia personale. Ogni volta che salgo in sella, è come se il mondo smettesse di fare rumore, e restasse solo il battito del mio cuore in sincronia con il rombo del motore.
Quando le giornate si fanno pesanti, quando i pensieri sembrano un groviglio impossibile da districare, basta infilare il casco, girare la chiave e lasciarsi alle spalle tutto. Non importa dove vado: può essere una strada di campagna, una curva in collina o un tratto solitario di autostrada. Importa il come: guidare mi mette in contatto con me stesso, mi costringe a respirare, a stare nel presente.
La moto ha questo potere straordinario: ti svuota e ti riempie allo stesso tempo. Ti obbliga a lasciare indietro ciò che non serve e a concentrarti su ciò che conta. Ogni chilometro è un pensiero che si scioglie, ogni curva è una carezza all’anima. Il vento in faccia, la strada che scorre, il motore che canta la sua canzone: tutto contribuisce a riportarmi in equilibrio.
Non è solo passione. È benessere. È salute mentale. È libertà.
E forse è proprio questo il suo segreto: non ti porta solo lontano, ma ti riporta a casa. Dentro te stesso.

