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Zavvorrina e il suo bikers ❤️
Wednesday 7th May 2025Dicono che dietro si stia comodi. Che chi guida comanda, e chi è dietro si lascia portare. Ma chi non ha mai vissuto davvero la sella in due, non sa cos’è essere zavvorrina.
Essere zavvorrina non è un “posto”. È una presenza. È l’equilibrio silenzioso che tiene la moto stabile nelle curve. È il cuore che batte all’unisono con chi guida, ma conserva il suo ritmo, il suo spazio, la sua forza.
Io non “sto dietro”. Io ci sono. Nelle accelerate improvvise, nei freni decisi, nei cambi di direzione che la vita, come la strada, ti lancia addosso. Io sono quella che stringe forte, che si fida, ma che sente tutto. Ogni secondo. Ogni respiro.
Essere zavvorrina è un atto di coraggio. È lasciare il controllo ma non perdere mai se stessi. È scegliere ogni volta di salire, anche con la pioggia, anche con la paura. È abbracciare la libertà da un angolo diverso, ma altrettanto potente.
Non sono una passeggera. Sono parte del viaggio. Sono la voce che non parla, ma si fa sentire. Sono le mani che rassicurano, le ginocchia che seguono il ritmo, l’istinto che sa quando lasciarsi andare e quando restare salda.
Io sono una zavvorrina. E nessuno provi mai a chiamarmi “solo” qualcosa.
Bellissimo spunto. Ecco un post che racconta il legame speciale tra zavvorrina e bikers: due anime, una moto, una strada.
Due cuori, una corsa
C’è un’intesa che non si spiega. Si sente. È quella tra una zavvorrina e il suo bikers.
Non servono parole tra noi. Basta un gesto, un’accelerata, una curva presa insieme per capire che siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Non importa chi tiene il manubrio. Importa che ogni chilometro lo viviamo in due, con la stessa fame di libertà, lo stesso amore per la strada.
Io sono la schiena che non si tira indietro, le braccia che stringono nei momenti giusti. Lui è la guida sicura, lo sguardo fisso sull’orizzonte. Insieme siamo equilibrio. Vibrazione. Complicità che corre sull’asfalto.
Quando si spegne il motore, non si spegne la connessione. Resta nei sorrisi sporchi di vento, negli occhi che dicono ci siamo anche stavolta. E se la strada mette alla prova, ci si stringe più forte. Perché la forza di un bikers è anche nella fiducia che ha dietro di sé. E la forza di una zavvorrina è nel sapere che, pur senza comandare, lei fa parte di tutto.
Siamo diversi, ma ci completiamo. Siamo una coppia strana, fatta di silenzi e di corse, di mani che si cercano con i guanti e di libertà condivisa.
Zavvorrina e bikers. Due ruoli. Un solo spirito.



